

Chic & Shock:
gelateria, cioccolateria e bistrot
La nostra attività si trova nel centro storico di Volterra, incastonata come una pietra preziosa, all’interno di una torre risalente al XII secolo e, come quest’ultima,
quello che siamo adesso affonda le radici nella storia stessa della città.
Tutto ha inizio nel 1993 dall’unione delle forze di Flavio, Francesca e Giovanni, che ne rappresentano tutt’oggi l’anima.
Famiglia, passione e genuinità.
Giovanni, il padre, storico alabastraio volterrano rappresenta l’esperienza e la capacità di riciclare il proprio bagaglio di conoscenze nella creazione di qualcosa di nuovo: l’arte del passato che fa da ponte per costruire quella del futuro.
Flavio, il figlio, fu il pioniere, trovando nel gelato un mondo nuovo e inesplorato, ricco di stimoli, possibi lità di realizzare le proprie ambizioni e curiosità, trasformando di fatto le idee in mestiere. La sua voglia di imparare e migliorarsi lo ha spinto a investire nella formazione di se stesso, arrivando nel 2003 a conseguire il Diploma di Mastro Gelatiere.
Francesca, moglie di Flavio, rappresenta l’estro artistico e l’immaginazione. Mettendo in campo le abilità acquisite in anni di scuola d’Arte si è reinventata, rivestendo un ruolo centrale nella gestione dell’attività e costituendo la parte più dinamica e creativa.
Le nostre qualità
Dal 1993
Alta qualità
Cacao puro al 100%
Inventiva
Gelati
Immaginazione
La Torre
E’ necessario a questo punto parlare della torre che ci ospita. La casa torre Allegretti, dal nome della famiglia che la edificò, assieme al palazzo attiguo, si trova all’inizio di Via Matteotti. Tale via, che all’epoca prendeva il nome dalla famiglia Allegretti stessa, rappresenta un simbolo per Volterra. Adesso è una delle strade principali della Città, meta di passeggiate e incontri, ricca di attività commerciali e, seppur tra le più strette è tra le più vive. Presenta numerose sovrapposizioni di stili ed epoche che, di fatto la rendono l’immagine iconografica della storia volterrana. Nei secoli ha cambiato spesso nome ed è cresciuta assieme alla Città.
Tornando alla famiglia Allegretti: di origine antichissima la troviamo già nel X secolo, con il capostipite Barone, padre di Stefano e di Nuccio. Divenuta ricchissima e potente, contrastò ai Belforti, nella Guerra tra guelfi e ghibellini, il primato e la signoria di Volterra, nonostante vi fossero tra le due famiglie legami di parentela. Nel 1343 si scatenò una vera e propria guerra civile, che solo il
vescovo Rainuccio Allegretti riuscì per un breve periodo a placare.
Una volta sconfitti però, gli Allegretti furono costretti alla fuga, i Belforti presero possesso di tutte le loro proprietà e cambiarono perfino il nome della strada, denominandola de’ Calzolai o dei Calzaiuoli o anche della Vigna dei Calzaiuoli, per la presenza di botteghe di lavoratori del cuoio per scarpe.
Attualmente la casa torre porta il nome della famiglia Guidi ed è il simbolo dell’epoca medievale, quasi a contrasto con lo stile rinascimentale che invece caratterizza il palazzo attiguo.
Un tempo la casa torre segnava l’accesso del borgo di Castello al “Prato”. Prima della formazione del Comune, raramente, servivano come dimora.
Successivamente, erigendo altri locali ai lati, le torri, con porte e finestre ampliate, furono adoperate come abitazioni.
Alla base spesso si potevano trovare delle botteghe artigiane. Tratto storico che oggi vogliamo tramandare.
Questa duplice funzione corrisponde a due diverse fasi storiche di Volterra: l’una, precedente al Duecento e caratterizzata da accese lotte intestine, si distingue per la costruzione di torri di difesa; l’altra, contemporanea alla fioritura comunale e corrispondente allo sviluppo demografico ed urbanistico, si identifica con la edificazione di numerose abitazioni.
La originaria proprietà della torre Marchesi o Guidi o Allegretti è stata oggetto di controversie tra gli storici locali. Il Cinci e il Ricci identificano negli Allegretti i proprietari della torre, il Maffei lo nega, ed il Battistini chiama in causa i Cavalcanti. Il Fiumi, dopo un’accurata indagine storica e scientifica, conferma che
la torre Guidi è identificabile con i Marchesi, poiché insieme alla torre Buomparenti e a quella del Podestà, è una delle torri giunta fino a noi nella sua altezza primitiva. Nella torre Guidi, per di più, sono visibili i finali nel modo descritto dagli Statuti del Comune.
Noi, dal canto nostro, abbiamo l’onere e l’onore di valorizzare questo edificio che ci fa da cornice. Nel nostro menù abbiamo inserto pietanze appartenenti alla tradizione culinaria toscana come: la zuppa o il cinghiale, andando a ricercare le ricette originali.
Inoltre vogliamo portare avanti una meravigliosa tradizione popolare, quella dei proverbi, tipica dei nostri padri e nonni. Nel locale saranno affisse foto della torre in diverse epoche, a testimone della sua presenza indistruttibile a guardiana della città. Inoltre i detti e la saggezza dei nostri nonni è scritta sui muri, in modo che chiunque venga possa leggere e fruirne in modo gratuito.
Volterra è una città composita, piena di sfaccettature e risorse, che seppur diverse e apparentemente lontane le une dalle altre hanno saputo dar vita a qualcosa di unico. E così noi.